12 aprile 2022

Detrazione Ristrutturazione: Lavori Ammessi, Limiti di Spesa e Adempimenti Burocratici

La detrazione 50% è per lavori di manutenzione straordinaria in parti comuni del condominio e in singole unità immobiliari, la manutenzione ordinaria rientra nel bonus ristrutturazione solo se su parti comuni del condominio.
La detrazione per ristrutturazione edilizia è per lavori di manutenzione straordinaria, restaurazione, risanamento conservativo, è pari al 50% su una spesa massima di 96mila euro annui ed è stata prorogata fino al 31 dicembre 2024: nella dichiarazione dei redditi di quest'anno vanno inserite le spese sostenute nel 2021, mentre in quella da presentare nel 2023 andranno inserite quelle sostenute nel 2022 e così via.

Il superbonus 110% non può essere abbinato al bonus ristrutturazione edilizia ma solo alle detrazioni per risparmio energetico (ecobonus) e al sismabonus, per i lavori eseguiti tra il 1 luglio 2020 e il 31 dicembre 2023 (scadenza prorogata).

Alla detrazione ristrutturazione edilizia si può abbinare il bonus arredi, per recuperare il 50% di quanto speso per mobili ed elettrodomestici se acquistati in concomitanza dei lavori di ristrutturazione.

Il bonus ristrutturazione può essere abbinato alla detrazione interessi mutuo ristrutturazione, in quanto sono due sgravi fiscali indipendenti.

Quali lavori rientrano nella detrazione 50% ristrutturazione edilizia

L’articolo 3 del Testo Unico dell’Edilizia (DPR 380 del 2001) definisce i lavori di ristrutturazione edilizia come “le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino la volumetria complessiva degli edifici e non comportino modifiche delle destinazioni di uso. Nell’ambito degli interventi di manutenzione straordinaria sono ricompresi anche quelli consistenti nel frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione di opere anche se comportanti la variazione delle superfici delle singole unità immobiliari nonché del carico urbanistico purché non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione d’uso”.


La norma sopracitata è stata modificata col decreto legge n. 133 - 2014 che ha ampliato le categorie comprese nella definizione di "manutenzione straordinaria". Tra i lavori inseriti in tale categoria ammessi in detrazione troviamo:
  • realizzazione di servizi igienici
  • sostituzione degli infissi esterni
  • ristrutturazione delle scale e delle rampe
  • costruzione di scale interne
  • installazione di scale di sicurezza o di ascensori
  • sostituzione di tramezzi interni senza che vi siano modifiche relative alle singole unità immobiliari
  • creazione di muri di cinta, recinzioni e l’installazione di cancelli
  • costruzione box auto
  • sostituzione di solai di copertura, senza che vengano fatte modifiche alle quote di colmo o gronda
  • risanamento conservativo o restauro
  • prevenzione di infortuni domestici o di atti illeciti da parte di terzi
  • ricostruzione o ripristino di un immobile colpito da calamità (terremoto o alluvione)
  • rimozione di barriere architettoniche
  • interventi su parti comuni degli immobili (per esempio, scale condominiali)
  • lavori per bonifica da amianto
  • installazione di sistemi antifurto (sostituzione o montaggio di grate a protezione delle finestre oppure di serrature, catenacci, spioncini, lucchetti; montaggio, sostituzione o rafforzamento di recinzioni murarie o cancellate; porte blindate o rafforzate; saracinesche; vetri anti-sfondamento; rilevatori di apertura; fotocamere e telecamere collegate ad agenzie di vigilanza privata, ad esclusione del contratto sottoscritto; casseforti a muro)
NB - Nei lavori di ristrutturazione edilizia rientra anche l'installazione di impianto fotovoltaico, per la quale c'è dunque la detrazione ristrutturazione e non l'ecobonus per risparmio energetico.

Con gli interventi di ristrutturazione edilizia che rientrano nella definizione di manutenzione straordinaria "non si deve modificare la volumetria totale dell'edificio né la destinazione d'uso" dello stesso (ad esempio da civile a commerciale).

Va però precisato che se non può cambiare la volumetria complessiva, i lavori di manutenzione straordinaria comprendono anche quelli per accorpamento o frazionamento delle unità immobiliari che modificano per forza di cose la superficie delle singole unità ed il carico urbanistico.

Anche chi acquista un immobile da ristrutturare ha diritto alla detrazione 50% ristrutturazione edilizia:: gli interventi devono essere effettuati da imprese di costruzione o ristrutturazione.

Calcolo detrazione ristrutturazione edilizia

Il contribuente può recuperare il 50% dell'importo pagato, nel limite massimo di 96.000 euro per unità immobiliare, pertinenze incluse. Qualora sullo stesso immobile siano già iniziati lavori di ristrutturazione negli anni precedenti, ovvero gli interventi su quella data parte dell'immobile stiano proseguendo, il limite di spesa rimane pari a 96.000 euro.

Dove indicare detrazione ristrutturazione e bonus arredi nella dichiarazione dei redditi

Nel Modello 730 o nel Modello Redditi Persone Fisiche (ex Modello Unico) vanno indicati i dati catastali dell'immobile oppure gli estremi della registrazione del contratto di affitto. I dati si inseriscono nel quadro E, sezione III B, del modello 730 o nel quadro RP del modello Redditi Persone Fisiche, in base alla dichiarazione presentata.

Il bonus ristrutturazione si recupera in 10 rate annuali nella dichiarazione dei redditi.

Adempimenti burocratici e documenti per la detrazione ristrutturazione edilizia

Le modifiche non riguardano solo l’ampliamento della categoria dei lavori di ristrutturazione previsti all’articolo 3 del Testo Unico dell’Edilizia, ma anche l’aspetto burocratico: il legislatore ha infatti attuato delle semplificazioni in merito agli adempimenti per il frazionamento o l’accorpamento.

Nello specifico è richiesta la trasmissione al Comune, anche semplicemente per via telematica, della Comunicazione di Inizio Lavori (CIL), da fare prima dell’inizio degli stessi, accompagnata dalla dichiarazione di un tecnico abilitato alla professione.

I documenti da trasmettere all’amministrazione comunale in caso di frazionamento o l’accorpamento sono:
  • l'elaborato progettuale, cioè i disegni che mettono in evidenza le modifiche che verranno apportate all’alloggio
  • la comunicazione di inizio lavori (CIL), sottoscritta da un tecnico abilitato
  • i dati identificativi dell’azienda a cui sarà affidata la realizzazione dei lavori
Una volta terminati i lavori di ristrutturazione bisogna inviare al Comune la comunicazione di fine lavori così che vengano in modo contestuale, aggiornate anche le variazioni catastali e l'amministrazione comunale provveda inoltre ad inviare la documentazione agli uffici di competenza dell’Agenzia delle Entrate.

Bisogna specificare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali che identificano l’immobile, in più nel caso che i lavori siano effettuati dal detentore bisogna inserire inoltre gli estremi della registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione

Per poter fare richiesta degli incentivi, i lavori di ristrutturazione edilizia devono essere pagati con bonifico parlante per detrazioni fiscali in cui siano evidenziati:
  • la causale del versamento
  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • il codice fiscale o la partita Iva della ditta che esegue i lavori
Il bonifico può essere bancario o postale, quando eseguito verrà inoltre effettuata una ritenuta a titolo d’acconto pari all’8%. La ricevuta del bonifico, le fatture e tutte le ricevute delle spese effettuate dovranno essere conservate ed esibite in caso di controllo.
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