L'ecobonus è la detrazione risparmio energetico per singole unità abitative e parti comuni dei condomini, possibile la cessione del credito d'imposta.
Ecobonus: detrazione per risparmio energetico
L'ecobonus prevede la detrazione al 50% o al 65% per singole unità abitative a seconda di quali lavori di riqualificazione energetica sono stati svolti, invece in caso di ristrutturazione per risparmio energetico su parti comuni dei condomini si può arrivare fino al 75% di quanto speso dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2024, percentuale che sale filo all'80-85% in caso di interventi per la riduzione del rischio sismico (sismabonus) e di coimbentazione.Importante sottolineare che per l'installazione di pannelli fotovoltaici c'è la detrazione al 50% per ristrutturazione edilizia, non l'ecobonus: lo ha precisato l'Agenzia delle Entrate già nel 2013. Anche per l'installazione di pannelli fotovoltaici è possibile richiedere il superbonus 110%: nella guida Incentivi fotovoltaico: limiti di importo, calcolo, adempimenti tutti i dettagli.
Chi può richiedere l'ecobonus
I soggetti che hanno diritto alle detrazioni per risparmio energetico sono espressamente specificati dalla legge:- persone fisiche: titolari di un diritto reale sull’immobile, condomini per gli interventi sulle parti comuni, inquilini, coloro che possiedono un immobile in comodato, familiari o conviventi che sostengono le spese
- i contribuenti che conseguono reddito d’impresa: persone fisiche, società di persone, società di capitali; ribadiamo infatti che l'ecobonus è una detrazione fiscale Irpef o Ires, percepita in 10 rate nelle successive 10 dichiarazioni dei redditi
- le associazioni tra professionisti
- gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale
I documenti per la detrazione risparmio energetico lavori su parti comuni del condominio sono a cura dell'amministratore, al singolo condomino deve essere consegnato un riepilogo delle spese con il dettaglio del versamento per ogni singolo occupante e questo documento deve essere conservato o presentato al Caf o al professionista abilitato in sede di dichiarazione dei redditi.
La detrazione fiscale relativa all'ecobonus viene suddivisa in 10 rate annuali nella dichiarazione dei redditi di chi effettua il pagamento, per il quale occorrono sistemi di pagamento tracciabili (bonifico parlante, carte di credito ecc...). Sono ovviamente necessarie tutte le fatture e le certificazioni degli impianti installati.
Cessione del credito d'imposta per detrazioni risparmio energetico
La cessione del credito d'imposta vale per l'ecobonus e il superbonus 110%: l'utente (il proprietario dell'immobile, il condomino ecc...) può avere subito uno sconto in fattura, in accordo con il fornitore, per l'intero ammontare della detrazione, senza dover attendere il rimborso a rate nella dichiarazione dei redditi. La società che effettua i lavori o il fornitore rientrerà della spesa attraverso la detrazione, che sarà dunque a suo favore.In questo modo potrà usufruire delle detrazioni per risparmio energetico anche chi è incapiente e si trova nella "no tax area" e chi ha un regime agevolato che non consente la detrazione.
Detrazioni risparmio energetico su singole unità abitative
In questo caso l'ecobonus è applicabile per lavori su case indipendenti e su singoli appartamenti di un condominio.Come detto ad inizio articolo, alcuni interventi di riqualificazione energetica hanno subito la riduzione dell'agevolazione dal 65% al 50% ma è stato elevato il limite massimo di spesa. Quanto scritto qui vale per i lavori pagati nel periodo 2018-24 (quindi quelli pagati nel 2021 sono da indicare nella dichiarazione dei redditi da fare 2022 per avere lo sgravio fiscale).
Lavori ammessi alla detrazione 50% riqualificazione energetica (era al 65% per quelli pagati fino al 31 dicembre 2017):
- acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi
- acquisto di schermature solari (si ottiene l'agevolazione fiscale per l'installazione di chiusure oscuranti, tende esterne, dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate, come da elenco riportato nell'allegato M al D.lgs. 29 dicembre 2006 n. 311)
- installazione di caldaie a biomassa
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe energetica A (l'agevolazione rimane al 65% della spesa sostenuta se oltre ad essere in classe A sono dotate di sistemi di termoregolazione evoluti appartenenti alle classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02)
- la riqualificazione energetica di edifici esistenti
- l'installazione di pannelli solari, pompe di calore, collettori solari per produzione di acqua calda, scaldacqua a pompa di calore, microgeneratori, generatori ibridi
- la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di classe energetica A corredate di termovalvole per i singoli radiatori, o con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, o l’acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione; vi consigliamo però l'apposita guida sulla detrazione sostituzione caldaia per tutti i dettagli tecnici
- sistemi di building automation (domotica)
- acquisto e installazione di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, fino a un valore massimo dell'agevolazione di 100.000 euro, purché tali interventi conducano a un risparmio di energia pari almeno al 20%
- 100.000 euro per interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti
- 60.000 euro per involucro edifici esistenti ad esempio interventi su pareti, finestre e infissi
- 60.000 euro per installazione di pannelli solari
- 30.000 euro per sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale
Detrazioni risparmio energetico su parti comuni dei condomini (ecobonus e sismabonus)
In questi casi c'è stata un'estensione degli incentivi per le spese sostenute per lavori effettuati sulle parti comuni dei condomini, con scadenza ora fissata al 31 dicembre 2024.Di base si concede una detrazione fiscale del 65% come per le singole unità abitative, ma si arriva al 70% se la ristrutturazione energetica riguarda almeno il 25% dell'involucro edilizio, ad esempio installando il "cappotto termico isolante". Se gli interventi sono invece volti al miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva l'ecobonus può arrivare al tetto massimo del 75% della spesa sostenuta.
Con l'introduzione del sismabonus si sale all'80% se ci sono anche lavori di ristrutturazione che abbassino di una classe il rischio sismico dell'edificio, all'85% se i lavori di ristrutturazione lo abbassano di due classi.
Il limite massimo di spesa su cui calcolare la detrazione è di 40.000 euro moltiplicato per il numero di unità abitative che compongono il condominio.
Superbonus 110% per risparmio energetico
Il superbonus 110% è valido per i lavori di risparmio energetico e di adeguamento antisismico sia per le prime case per le seconde case, invece sono del tutto esclusi gli immobili di lusso nelle categorie catastali A1, A8 e A9.Come detto questa detrazione vale per i lavori pagati dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2023 (termine prorogato), quindi le spese sostenute si potranno inserire nelle dichiarazioni dei redditi da presentare nel 2021, 2022, 2023 e 2024. Le regole per pagamenti e certificazioni sono le stesse del normale ecobonus.
Scadenza superbonus 110
Più volte si è decisa la proroga del superbonus 110% ma con diverse modifiche, a seconda del tipo di lavori e su quali edifici vengono effettuati. Questo quanto riporta l'Agenzia delle Entrate in merito ai termini di scadenza del superbonus 110%:Il Superbonus è un’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 fino alla scadenza del superbonus, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici, per le spese sostenute per lavori condominiali o realizzati sulle parti comuni di edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche.Attualmente la scadenza del superbonus 110 per case unifamiliari è fissata al 31 dicembre 2022 con almeno il 30% dei lavori eseguiti entro il 30 giugno, ma si prospetta un'ulteriore allungamento di questo termine.
Invece la scadenza del superbonus 110 per i condomini è fissata al 31 dicembre 2023, poi nel 2024 il superbonus scenderà al 70% e nel 2025 al 65% (sempre che non ci siano altre modifiche e proroghe).
Superbonus 110%: per quali immobili è valido
Questo incentivo fiscale, nella forma di detrazione rimborsata in 5 rate annuali come sconto Irpef nelle dichiarazioni dei redditi (a meno che la si ceda all'azienda che esegue i lavori come credito d'imposta), si può applicare ai lavori di riqualificazione energetica e antisismici sia per le prime case che per le seconda case: i contribuenti possono dunque beneficiare del superbonus edilizio per due unità immobiliari, non oltre.Detrazione 110% per risparmio energetico, elenco lavori
Questi gli interventi di riqualificazione energetica ammessi al superbonus, per i quali valgono diversi limiti di spesa:- Isolamento termico superfici opache verticali, orizzontali, opache inclinate (tetti) che interessano l'involucro dell'edificio per più del 25% della superficie disperdente lorda
- Impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda, impianti a pompa di calore
- Impianti ibridi o geotermici abbinati ad impianti fotovoltaici
- Installazione impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo
Condizioni di accesso per il superbonus risparmio energetico
Oltre al periodo di validità su indicato, per la detrazione 110% occorre rispettare alcune importanti condizioni, nello specifico occorre che gli interventi di efficientamento energetico portino a un miglioramento di almeno due classi energetiche dell'edificio (il conseguimento della classe energetica più alta se l'edificio è già nella seconda più alta), da dimostrare mediante l'attestato di prestazione energetica (APE).La spesa viene restituita in 5 rate annuali nella dichiarazione dei redditi di chi effettua il pagamento, ma è possibile la cessione del credito d'imposta: il contribuente cede la detrazione all'impresa che esegue i lavori in cambio di uno sconto equivalente all'ammontare della detrazione.
Massimali di spesa superbonus 110%
L'incentivo fiscale è applicabile con diversi limiti di spesa a seconda degli immobili e del tipo di lavoro: i condomini da 2 a 8 unità immobiliari hanno un massimale di spesa di 40mila euro per unità per lavori sul cappotto termico e antisismici, di 20mila in caso di sostituzione del vecchio impianto con la caldaia a condensazione, mentre i condomini con più 8 unità immobiliari il limite scende a 30mila euro, 15mila per la caldaia a condensazione.Per quanto riguarda gli edifici unifamiliari o plurifamiliari, il massimale di spesa per il superbonus è di 50mila euro per unità immobiliare in caso di lavori sul cappotto termico e antisismici, mentre per sostituzione dell'impianto di riscaldamento con caldaia a condensazione o pompa di calore i limiti sono di 20mila per gli edifici da 1 a 8 unità immobiliari, di 15mila euro per gli edifici con più di 8 unità, di 30mila euro per gli edifici unifamiliari o plurifamiliari autonomi.
Posta un commento