31 maggio 2021

Affitto a Canone Libero o Concordato: Diritti degli Inquilini

I diritti degli inquilini in affitto, quali documenti avere e alcuni consigli utili, contratto di affitto a canone libero o concordato.
Il contratto di locazione, cioè il classico affitto ad uso abitativo, permette a locatario (o conduttore) e locatore di gestire la cessione a tempo determinato di un immobile a fronte di un corrispettivo in denaro. Per affittare casa ci sono diverse tipologie di contratto d'affitto: affitto a canone libero, affitto a canone concordato, affitto a canone assistito, affitto temporaneo (cioè ad uso transitorio), di cui diamo le principali caratteristiche in questa guida, dove indichiamo anche i documenti necessari ed i diritti degli inquilini in affitto.

Contratti di affitto in Italia

La legge regolamenta tutti i contratti di locazione ad uso abitativo, tra i quali troviamo il contratto di affitto a canone concordato, a canone libero, a canone assistito e ad uso transitorio:
  • il contratto di affitto a canone concordato viene disciplinato dall'articolo 431/1998 e deve essere stipulato in presenza di enti site nello stesso comune dove si trova l'immobile; durata di 3+2 anni (rinnovo a diritto del conduttore), se inferiore la clausola non è valida e si porta comunque alla durata prevista, possibile la durata superiore
  • il contratto di affitto a canone libero è anch'esso sottoposto all'articolo 431/1998 e disciplina la libera contrattazione fra locatore e locatario, durata 4+4 anni
  • l'affitto transitorio consente di locare un immobile, per finalità non turistiche, lasciando libera scelta a locatore e affittuario sul corrispettivo, ma vincolando in termini di durata minima e massima le parti può essere utilizzato solo in caso di specifiche necessità
  • il contratto di affitto a canone assistito consente a locatore e conduttore di determinare in libertà il contenuto del contratto, ma allo stesso tempo ne fissa il canone e la durata

Diritti degli inquilini in affitto

Quando un inquilino prende in affitto una casa ha diritto a un contratto di locazione in forma scritta, controfirmato dal proprietario dell'immobile, e registrato all'Ufficio del Registro territoriale: se anche uno di questi requisiti non viene soddisfatto il contratto di locazione è da considerarsi nullo. Le spese per la tassa di registro annuale e per la registrazione del contratto di affitto sono di regola divise fra locatore e locatario.

Importantissimo avere chiaro cosa deve pagare il proprietario e cosa l'inquilino per la manutenzione degli impianti, per il rifacimento di tetto, facciate, parti comuni, per le pulizie e il portiere... qui trovate l'elenco delle spese a carico dell'inquilino e del proprietario.

Documenti per il contratto d'affitto che l'inquilino deve richiedere

Dopo aver stipulato un contratto di locazione il conduttore dovrà esigere una copia del contratto di affitto e del verbale di consegna, copie che vengono rilasciate dai professionisti incaricati alla stipula. Da anni vige l'obbligo di Attestato di Prestazione Energetica per casa in affitto, che deve sempre essere consegnato al locatore.

diritti dell'inquilino in affitto
Si consiglia di richiedere inoltre la documentazione riguardante le utenze dell'abitazione presa in affitto quali gas, luce, acqua e spese condominiali (se l'immobile è un appartamento), documenti che risultano utili per controllare se i pagamenti, avvenuti prima della stipula del contratto di locazione, sono stati regolarmente versati.


Consigli per affittare casa rivolti all'inquilino

Il contratto di locazione deve essere redatto da un professionista, sia esso un mediatore (notaio) o un'agenzia immobiliare, ma ci si può rivolgere anche agli uffici del Sindacato Inquilini Casa e Territorio (SICET).

Altro consiglio per l'inquilino è di tenere tutta la documentazione riguardante le spese per caparre o anticipi: questi costi devono essere giustificati da regolari ricevute.

Il conduttore deve tenere presente che per concludere il contratto di affitto il deposito cauzionale non è obbligatorio e, se versato, l'importo non deve superare le tre mensilità di affitto; inoltre la cauzione viene restituita al termine del contratto di locazione maggiorata da interessi maturati sulla somma versata, ma al momento della riconsegna lo stato dell'immobile deve essere verificato dal locatore: l'inquilino dovrà mantenere in buono stato l'abitazione secondo quanto viene indicato nel verbale di consegna e rispettare le clausole del contratto di affitto riguardanti le modifiche apportabili allo stabile.