L'Ape riporta i consumi energetici dell'immobile e la classe energetica assegnata ed è obbligatorio per tutti gli edifici.
La principale novità riguarda le modalità di calcolo della prestazione energetica dell'immobile: ogni abitazione deve essere confrontata con un'altra dotata di maggiore efficienza energetica ma analoga per superficie calpestabile, volume, sagoma, destinazione d'uso e ubicazione.
I dati dell'Attestato di Prestazione Energetica
Nella prima pagina dell'Attestato di Prestazione Energetica sono indicati due dati molto importanti: la prestazione energetica invernale e la prestazione energetica estiva dell'involucro edilizio, cioè del fabbricato al netto del rendimento degli impianti di riscaldamento e di condizionamento o climatizzazione. In altre parole, quanto calore disperde l'edificioI due parametri sono calcolati con due diversi sistemi: per la prestazione energetica invernale si utilizza l'indice di prestazione termica utile per il riscaldamento dell’edificio di riferimento EPH,nd,limite (2019/21), mentre per la prestazione energetica estiva si usa l'indicatore calcolato in base la trasmittanza termica periodica YIE e all'area solare equivalente estiva per unità di superficie utile Asol,est/Asup utile.
Per renderne semplice la lettura, le norme prevedono l'utilizzo degli emoticons:
Nell'Attestato di Prestazione Energetica il tecnico che effettua la perizia deve indicare:
- gli interventi suggeriti per migliorare l'efficienza energetica dell'abitazione, distinguendo tra lavori di ristrutturazione edilizia e interventi di riqualificazione energetica
- l'emissione di anidride carbonica
- i consumi energetici della casa per la stagione invernale e quella estiva
Nell'Attestato di Prestazione Energetica ci sono i dati relativi alla zona climatica, la tipologia costruttiva, l'esposizione e l'utilizzo dell'immobile. Per gli edifici residenziali di metratura non superiore ai 200 metri quadri, si potrà utilizzare il calcolo semplificato tramite un programma reso disponibile dall'Enea.
C'è un sistema informativo comune e unico per tutto il territorio nazionale, il SIAPE, dove confluiscono tutti i dati relativi agli Attestati di Prestazione Energetica che vengono emessi in Italia secondo le nuove regole.
Classi energetiche nell'Ape
Con il nuovo sistema di calcolo dovrebbe essere più semplice misurare il rendimento energetico delle abitazioni e quindi compilare il relativo Attestato di Prestazione Energetica, individuando la classe energetica in base alla prestazione energetica complessiva della casa che è espressa in energia primaria non rinnovabile. In totale le classi energetiche sono 10, partendo dalla migliore, la A4, e finendo con la peggiore, ovvero la G.Gli immobili in classe energetica G hanno il rendimento energetico peggiore, ovvero un indice di prestazione più elevato (maggiori consumi energetici), mentre gli edifici in classe energetica A hanno il miglior rendimento energetico e il più basso indice di prestazione (minori consumi energetici).
Un indicatore numerico, affiancato alla lettera A, identifica i livelli di prestazione energetica in ordine crescente a partire da 1 (rappresentante del più basso livello di prestazione energetica della classe A). Un apposito spazio, se barrato, indicherà che si tratta di un "Edificio a energia quasi zero".
Le novità in merito all'APE riguardano anche gli annunci di affitto e vendita degli immobili: per rendere il più chiaro possibile al futuro acquirente o locatario il rendimento energetico dell'abitazione che si appresta a comprare o affittare, le prestazioni energetiche saranno indicate con le emoticons, le famose faccine che esprimono un'emozione.
È importante che il documento sia corretto in quanto le sanzioni per errori, omissioni o indicazioni imprecise, sono di importo elevato che varia in base all'infrazione commessa: ad esempio il costruttore o il proprietario che non compilano l'APE per immobili ristrutturati, nuovi, affittati o messi in vendita, ricevono una multa tra i 3 e i 18 mila euro; il direttore dei lavori paga invece una multa tra i 1.000 e i 6.000 euro; infine il certificatore del documento può dover pagare tra i 700 e i 4.200 euro se l'APE. non è corretto.
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