18 dicembre 2021

Contributo Affitto (Aiuto per Evitare lo Sfratto): Requisiti, Come Fare Domanda

Sussidi per chi è sotto sfratto o fatica a pagare l'affitto: Fondo per la Morosità Incolpevole e Fondo Nazionale Sostegno alle Locazioni
Il Fondo per la Morosità Incolpevole, tra gli aiuti statali alle famiglie in difficoltà economica più importanti, serve a dare un contributo per pagare l'affitto di casa a chi ha ricevuto lo sfratto. Invece il Fondo Nazionale per il Sostegno all'Accesso alle Abitazioni in Locazione garantisce un altro bonus affitto ma di natura preventiva, per evitare situazioni di morosità e sfratto, attivato con la legge 9 dicembre 1998 n. 431.

Che cos'è il Fondo Morosità Incolpevole

Prima di illustrare i requisiti di accesso e come ottenere questi aiuti per pagare l'affitto (locazione ad uso abitativo), si deve spiegare cosa è la morosità incolpevole, ovvero la situazione che porta allo sfratto e che, con questi sostegni, si cerca di evitare.

La morosità incolpevole è l'impossibilità sopravvenuta di pagare l'affitto per una consistente riduzione o perdita del reddito familiare, dovuta a motivi non dipendenti dalla volontà dell'affittuario, ad esempio: licenziamento (non per colpa), riduzione dell'orario di lavoro, cassa integrazione ordinaria o straordinaria, mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici, cessazioni di attività libero-professionali o di imprese registrate per cause economiche, malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare.

Come accedere al Fondo per Morosità Incolpevole

La richiesta di questo sostegno per pagare l'affitto deve essere fatta presso il Comune di residenza, che provvederà a verificare le condizioni, a comunicare al Ministero delle Infrastrutture se il richiedente può avere il sostegno e a contattarlo in merito all'esito della sua richiesta.


Requisiti per contributo affitto con sfratto

  • Reddito ISE massimo 35mila euro o reddito ISEE massimo 26.000 euro (leggete la guida sul Calcolo ISEE)
  • nessun membro del nucleo familiare non deve avere la proprietà, usufrutto, uso o abitazione di un immobile fruibile nella stessa provincia
  • aver ricevuto l'atto di sfratto per morosità con citazione per la convalida
  • contratto di affitto regolarmente registrato
  • abitazione non di lusso/pregio, quindi non nelle categorie catastali A1, A8, A9
  • risiedere da almeno un anno nella casa in affitto per cui si ha ricevuto lo sfratto
  • cittadinanza italiana o UE, se extracomunitari avere regolare permesso di soggiorno
  • non è un requisito ma un criterio di preferenza (visto che si va ad esaurimento fondi) la presenza in famiglia di un minorenne e/o di un over 70 e/o di un invalido almeno al 74% e/o un familiare in carico ai servizi sociali o alle competenti aziende sanitarie locali
  • priorità nella concessione degli aiuti agli inquilini con sfratto esecutivo per morosità che stipuleranno un nuovo contratto di affitto a canone concordato
I proprietari di casa per rientrare dell'eventuale riduzione del canone di affitto possono usufruire del regime agevolato della cedolare secca; inoltre c'è anche il bonus per acquisto casa data in affitto: chi compra un immobile ad uso abitativo e lo mette in locazione con canone concordato ha diritto ad uno sgravio fiscale del 20% di quanto speso.

La somma che si riceve dal Fondo Morosità Incolpevole si può usare per una sola di queste tre finalità:
    aiuto per pagare l'affitto
  1. sanare la morosità incolpevole se il periodo residuo del contratto d'affitto non è inferiore a due anni e che il proprietario rinunci all'esecuzione dello sfratto (si riceve massimo 8000 euro)
  2. pagare al proprietario i canoni d'affitto non pagati, se lo stesso proprietario consente a rimandare l'esecuzione dello sfratto per il tempo necessario a trovare un'adeguata soluzione abitativa per l'inquilino (massimo 6000 euro)
  3. pagamento di un deposito cauzionale per un nuovo contratto di locazione: o il pagamento di un numero di un certo numero di mensilità per un nuovo contratto di affitto a canone concordato: in queste situazioni il Comune può versare il contributo in un'unica soluzione al momento della sottoscrizione del nuovo contratto (massimo 12.000 euro)
Vi ricordiamo che ci sono le detrazioni fiscali per chi vive in affitto da portare nella dichiarazione dei redditi e domandabili sia per il canone concordato che libero, dai giovani, gli studenti fuori sede e i lavoratori in trasferta.

Bonus affitto per evitare lo sfratto

In questo caso si tratta di un contributo affitto per evitare lo sfratto, che elargisce un sostegno equivalente alla differenza tra il canone di locazione per un alloggio di residenza popolare e l'affitto che effettivamente si paga per la propria abitazione.

Domanda per Fondo Nazionale Sostegno all'Accesso alle Abitazioni in Locazione

Anche in questo caso si tratta di un aiuto alle famiglie per l'affitto finanziato con fondi statali ma gestito localmente dai Comuni: siccome i criteri d'accesso e le date di scadenza per fare domanda possono variare, bisogna rivolgersi presso il municipio della città di residneza o contattare un sindacato degli inquilini (ad esempio Sicet o Sunia o Unioneinquilini).

Requisiti per il bonus affitto del Fondo Sostegno Locazioni

In via generale i requisiti di accesso per il bonus affitto sono:
  • cittadinanza italiana o di un paese UE, il permesso di soggiorno per cittadini extracomunitari (può essere richiesta la residenza nella Regione di riferimento da qualche anno)
  • avere residenza nella città dove si fa richiesta
  • contratto di affitto regolarmente registrato non stipulato tra parenti o affini
  • non essere assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica o comunali
  • nessun membro del nucleo familiare non deve avere la proprietà, usufrutto, uso o abitazione di un immobile fruibile nella stessa provincia (possono esserci eccezioni)
  • abitazione non di lusso/pregio, quindi non nelle categorie catastali A1, A8, A9
  • non aver ricevuto per l'anno in corso di altri sostegni per l'affitto
  • anche in questo caso ci sono limiti da rispettare per il Reddito ISEE o ISE, sui quali in più si calcola anche quanto l'affitto incide sul reddito mensile: sotto una certa quota, ovvero se l'affitto incide poco sul reddito mensile, non si ha l'aiuto
Concludiamo invitandovi ad informarvi anche su eventuali sostegni per l'affitto proposti dalle amministrazioni locali o regionali, magari indirizzati a categorie particolari (giovani, disoccupati e altri ancora).
Nessun commento: