La caldaia a condensazione fa risparmiare sul riscaldamento, il costo di installazione si riduce con le detrazioni e si ammortizza in pochi anni.
Caldaia a condensazione: si risparmia sul riscaldamento? - Il primo vantaggio è che installare una caldaia a condensazione migliora la classe energetica dell'immobile, il che ne alza il valore commerciale. Installando una caldaia a condensazione si ottengono diversi benefici riguardo sia ai propri risparmi sia all'ambiente, infatti il prezzo delle caldaie è sceso rispetto al momento dell'introduzione sul mercato di tali impianti che sono in grado di recuperare i fumi prodotti per generare calore. A trarne maggiore beneficio è chi utilizza pannelli radianti per riscaldare la casa a bassa temperatura e chi ha ampi spazi da riscaldare.
Si può confermare che con una caldaia a condensazione si riducono i consumi fino al 20- 30% rispetto a quelle ormai obsolete, ma bisogna considerare anche altri fattori inderogabili quali la manutenzione degli impianti e l'isolamento termico dell'abitazione. Fortunatamente, nella maggior parte dei casi le caldaie a condensazione non richiedono molta manutenzione e tramite la premiscelazione concorrono a abbattere le emissioni di gas serra quali il monossido di carbonio e gli ossidi di azoto.
Ad esclusione delle spese iniziali per l'installazione di tali impianti. al netto gli sconti fiscali, una caldaia a condensazione consente di risparmiare grazie ai ridotti costi di gestione e di abbattere allo stesso tempo l'impatto ambientale, in particolar modo quando viene accostata ad un impianto solare termico per la produzione di acqua calda: potendo disporre di tali impianti si può arrivare a risparmiare fino al 50% sulla bolletta del gas.
Grazie alle agevolazioni fiscali dell'ecobonus e alla riduzione dei consumi per il riscaldamento, si stima che nel giro di 5 anni i costi di installazione di una caldaia a condensazione siano completamente ammortizzati.
C'è l'obbligo di installare la caldaia a condensazione? No, non è obbligatorio sostituire la vecchia caldaia con una a condensazione, ma in attuazione del programma di rinnovamento tecnologico ed energetico derivante dalla direttiva europea 32/2005, in Italia dal settembre 2015 non è più possibile immettere sul mercato caldaie non a condensazione. Dunque rivenditori e installatori non possono più proporre altri modelli di caldaie (le rimanenze di magazzino prodotte prima si possono ancora vendere e installare), ad eccezione delle caldaie a camera aperta in quei casi in cui l'impianto di riscaldamento dell'immobile, in particolare la canna fumaria, non possa essere integrato con una caldaia a condensazione.
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