8 dicembre 2021

Imu Casa in Affitto a Canone Concordato: Aliquota, Chi Paga

Imu agevolata canone concordato: l'aliquota per le case in affitto col regime agevolato sono ridotte di un quarto.
Per una casa in affitto a canone concordato il proprietario paga l'Imu con aliquota ridotta: questo contratto si può stipulare nei Comuni ad alta tensione abitativa e nelle città indicate dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE). La prima rata di acconto di Imu va pagata entro il 16 giugno, calcolando la metà di quanto pagato l'anno prima, la seconda rata Imu si paga entro il 16 dicembre con le aliquote stabilite dai Comuni.

Oltre all'Imu agevolata canone concordato, il proprietario di casa può continuare ad usufruire del regime fiscale agevolato della cedolare secca, che consente il pagamento di un'aliquota ridotta rispetto alla normale Irpef.

Imu casa in affitto, chi paga?

L'imposta sulla casa deve essere versata dal proprietario dell'immobile perché si tratta di una imposta sulla proprietà dell'abitazione, quindi l'inquilino non deve pagare l'Imu, anche se nulla vieta che ci siano accordi col proprietario che prevedano il pagamento di una parte della tassa.


Sconto Imu per casa in affitto a canone concordato

La Legge di Stabilità 2016, per favorire il ricorso ai contratti a canone concordato, ha introdotto per i proprietari degli immobili così locati uno sconto fiscale del 25% sulle aliquote Tasi e Imu decretate dal Comune nel quale si trova l'abitazione. Lo stesso vale per la nuova Imu, che "ha assorbito" la Tasi, la quale è stata abolita.

Ogni Comune può stabilire l'aliquota nei limiti del vincolo secondo il quale la somma delle aliquote delle tasse sulla casa per ogni tipologia di immobile non deve superare l'aliquota massima consentita per legge che è pari al 10,6 per mille. Il massimo prelievo è fissato all'11,4 per mille a patto che il Comune abbia decretato, tramite delibera per l'anno 2020, la maggiorazione massima dello 0,8 per mille per stanziare fondi in favore delle famiglie e dei ceti più deboli ovvero per concedere maggiori detrazioni rispetto a quelle già stabilite per legge a chi si trova in difficoltà economiche.

La prima rata di Imu 2021 è pari alla metà della somma di Imu e Tasi 2020, mentre per il calcolo del saldo nella seconda rata chi deve pagare l'Imu saprà le aliquote 2021 solo col pagamento a saldo di dicembre, dopo che il Comune ove sorge l'immobile le avrà stabilite (se non lo fa, si utilizzano quelle dell'anno scorso).
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