Il costo di una caldaia a condensazione si recupera in pochi anni grazie al risparmio in bolletta e alle detrazioni fiscali.
Nonostante le recenti novità legislative in materia di consumi energetici, in Italia non c'è obbligo di sostituire la caldaia con una a condensazione ma, in attuazione del programma di rinnovamento tecnologico ed energetico derivante dalla direttiva europea 32/2005, dal settembre 2015 non si può più installare caldaie non a condensazione (tranne le rimanenze di magazzino prodotte prima), ad eccezione delle caldaie a camera aperta se l'impianto di riscaldamento dell'immobile, in particolare la canna fumaria, non è adatto a una caldaia a condensazione.
Va anche considerato che, sempre per le norme europee e italiane sul risparmio energetico, più o meno entro il 2030 sarà necessario rinnovare l'impianto di riscaldamento di molti edifici, sia pubblici che privati, e sarà proprio la sostituzione della caldaia il principale intervento per le abitazioni perché consente un immediato miglioramento della classe energetica della casa.
In ogni caso, installando una caldaia a condensazione si ottengono diversi benefici riguardo sia ai propri risparmi sia all'ambiente: il prezzo delle caldaie è sceso rispetto al momento dell'introduzione sul mercato di tali impianti, che recuperano i fumi prodotti per generare calore e dunque consumano meno gas o elettricità. A trarne maggiore beneficio è chi utilizza pannelli radianti per riscaldare la casa a bassa temperatura e chi ha ampi spazi da riscaldare.
Quanto si risparmia in bolletta con la caldaia a condensazione?
Già il fatto che installare una caldaia a condensazione migliora la classe energetica dell'immobile, alzandone il valore commerciale, è un vantaggio in termini economici che va considerato, anche se comunque diventa concreto se si decide di vendere o affittare la casa.Quello che più ci si chiede è quanto si risparmia sul riscaldamento con le caldaie a condensazione, perché è questo il dato sul quale calcolare la convenienza di procedere alla sostituzione della caldaia, ovvero conoscere il "break event point" e il "return of investment" relativi alla spesa effettuata.
Si può confermare che con una caldaia a condensazione si riducono i consumi fino al 20-30% rispetto a caldaie più obsolete, ma bisogna considerare anche altri fattori inderogabili quali la manutenzione degli impianti e l'isolamento termico dell'abitazione. Fortunatamente, nella maggior parte dei casi le caldaie a condensazione non richiedono molta manutenzione e tramite la premiscelazione concorrono a abbattere le emissioni di gas serra, quali il monossido di carbonio e gli ossidi di azoto.
Ad esclusione delle spese iniziali per l'installazione della caldaia e al netto gli sconti fiscali, una caldaia a condensazione consente di risparmiare grazie ai ridotti costi di gestione e di abbattere allo stesso tempo l'impatto ambientale, in particolar modo quando viene accostata ad un impianto solare termico per la produzione di acqua calda: potendo disporre di tali impianti si può arrivare a risparmiare fino al 50% sulla bolletta del gas.
Va inoltre considerato che il risparmio sulla bolletta del gas è economicamente più interessante a causa degli aumenti che sta subendo il prezzo del gas.
Costo caldaia a condensazione
Ovviamente il primo dato da valutare è quanto costa sostituire la caldaia perché, se è assolutamente vero che con una caldaia a condensazione si risparmia, bisogna fare bene i propri conti per sapere in quanto tempo il prezzo pagato verrà ammortizzato con i risparmi in bolletta dovuti alla riduzione dei consumi.Il costo di una caldaia a condensazione dipende dalla potenza: i principali modelli di caldaie a condensazione da 18 kW di potenza, quelli per un appartamento da 100 mq, hanno prezzi che variano da 1000 a 3000 euro Iva compresa. Le normali caldaie a gas, nella stessa fascia di potenza, costano da 500 a 2000 euro.
Bisogna poi aggiungere il prezzo dell'intervento da parte di un tecnico qualificato: il costo di installazione di una caldaia varia da 250 a 500 euro circa, a seconda anche di quanto lavoro occorre fare sugli attacchi.
Tra le spese bisogna inoltre considerare controllo dei fumi e revisione caldaia, da fare obbligatoriamente ogni due anni, ma questo vale per qualsiasi impianto di riscaldamento.
Detrazioni fiscali per sostituzione caldaia
La spesa per installare la caldaia a condensazione può essere decisamente ridotta grazie alle detrazioni fiscali dell'Ecobonus in vigore da diversi anni e che resteranno disponibili anche in futuro, vista la necessità di puntare fortemente alla riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare italiano.Nello specifico, è disponibile la detrazione per sostituzione caldaia (Ecobonus) che consente di recuperare il 50% della spesa se si installa una caldaia a condensazione di classe A, detrazione che sale al 65% se si installa un sistema di termoregolazione evoluto.
Anche per la sostituzione caldaia si può richiedere il Superbonus 110%, ma le condizioni per accedervi sono più stringenti rispetto alle "normali" agevolazioni dell'Ecobonus: ad esempio, occorre che il miglioramento sia di due classi energetiche.
In quanto tempo si ammortizza il costo di una caldaia a condensazione?
Grazie alle agevolazioni fiscali dell'ecobonus e alla riduzione dei consumi per il riscaldamento, si stima che nel giro di 2-4 anni il costo di installazione di una caldaia a condensazione sia completamente ammortizzati.Il prezzo delle caldaie a condensazione è sceso notevolmente rispetto ai primi anni della loro introduzione sul mercato, dunque la spesa si ammortizza in meno tempo rispetto ai 5 anni totali stimati nel passato decennio.
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